Tarocco milanese Dotti 1862

Uno dei gioielli della produzione europea di Tarocchi nel XIX secolo.
Rinascimento ha ristampato i Tarocchi di Edoardo Dotti in una versione a tiratura limitata a 900 copie, assolutamente identica al mazzo originale.

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CONTENUTO

Osservando le 78 carte dei Tarocchi di Edoardo Dotti emerge subito la straordinaria somiglianza con lo splendido mazzo inciso da Carlo Dellarocca e stampato a Milano intorno al 1835 da Ferdinando Gumppenberg, un fabbricante originario di Monaco di Baviera.

Quel mazzo, poi rinominato “Soprafino”, era la rielaborazione di un altro mazzo milanese  stampato tra il 1790 e il 1810 da Gentilini e Zoya. Ma la qualità delle figure di Dellarocca è infinitamente maggiore del Gentilini-Zoya.

Gli Arcani Maggiori dei Tarocchi Dotti 1862

Intorno al 1847 Gumppenberg, ormai anziano, cedette l’attività a suo genero, Lattanzio Lamperti, il quale si dedicò alla produzione di mazzi popolari, sia Tarocchi, sia carte da gioco comuni a semi italiani o francesi.

Un altro fabbricante milanese, Teodoro Dotti, che era stato socio di Gumppenberg dal 1838 al 1842, continuò sulla strada intrapresa dal Maestro tedesco e, non avendo a disposizione le lastre di rame usate per stampare il Tarocco “Soprafino”, incaricò un incisore di preparare nuove lastre. Da qui deriva la particolarità del Tarocco di Dotti.

Alla morte di Teodoro Dotti, avvenuta verso il 1860, gli successero nominalmente i figli, ma in realtà l’azienda fu tenuta da Edoardo, attivo fino al 1882.

Edoardo provvide ad eliminare dallo scudo dell’Imperatrice l’aquila imperiale, simbolo del dominio austro-ungarico su Milano sino all’unità d’Italia, avvenuta nel 1861.

Un anno dopo, Edoardo Dotti tolse dall’Asso di Denari il ritratto di un personaggio sconosciuto (forse suo padre Teodoro) per inserire il bollo fiscale imposto dall’amministrazione del Regno d’Italia.

Grazie ad un collezionista che possiede la prima versione del Tarocco di Edoardo Dotti, è stato possibile realizzare questa ristampa, assolutamente fedele all’originale.

Tarocco Dotti 1862: le carte dei quattro semi

UN LIBRETTO PREZIOSO

Rinascimento ha voluto allegare al Tarocco di Edoardo Dotti un libretto storico scritto da Giordano Berti in cui viene narrata la storia dei Tarocchi milanesi a partire dalle origini, nei primi decenni di Quattrocento, per arrivare alla metà del Novecento, includendo, ovviamente la vicenda particolare che portò alla nascita dei Tarocchi di cDotti.

È una storia che merita di essere conosciuta  dagli amanti dei Tarocchi e delle carte da gioco in tutto il mondo.

I Tarocchi milanesi dal XVI al XX secolo, di Giordano Berti. 60 pagine a colori; copertina semirigida; formato 85×125 mm.

In effetti, la produzione di Tarocchi a Milano risale al primi decenni del 400 ed è testimoniata dai Tarocchi di Filippo Maria Visconti, oggi alla Beinecke Library dell’Università di Yale; è il mazzo di tarocchi più antico conosciuto oggi. Per questo e altri motivi gli storici più accreditati ritengono che Milano sia il luogo in cui furono inventati i Tarocchi.

È assolutamente certo che da Milano, agl’inizi del 500, i Tarocchi popolari migrarono in Francia: prima ad Avignone, poi a Parigi. Sul finire del Seicento questo gioco si diffuse a est di Parigi, verso il confine con la Germania e la Svizzera, dove fu elaborato il modello che 230 anni dopo fu definito “Tarot de Marseille”. A partire dal 1781 quel modello si impose all’attenzione degli esoteristi ispirando un’infinità di leggende.

In questo modo il cerchio si chiude: da Parigi, Strasburgo, Digione, Lione e Marsiglia, i Tarocchi conservano le tracce degli antichi Tarocchi popolari milanesi, come viene documentato in questo prezioso libretto tutto a colori e riccamente illustrato.

Un altro contenuto interessante di questo libretto, sono i bolli fiscali che permettono di datare con estrema esattezza i Tarocchi stampati a Milano dalla fine del Settecento fino al 1945.

LA RISTAMPA

Questa primissima versione del Tarocco di Edoardo Dotti, gentilmente prestata da un amico collezionista, è stata riprodotta in modo assolutamente fedele all’originale in tutti i dettagli: colori, dimensioni e retro delle carte.

Il mazzo è stato stampato su carta speciale in una tiratura limitata a 900 copie. Ogni copia è numerata e firmata da Giordano Berti su una carta di garanzia.

Lo stesso mazzo è disponibile sia nel cofanetto Deluxe, sia in una scatola economica.

COFANETTO DELUXE

Le carte sono inserite in un elegante sacchetto dorato e, assieme al libretto e al pieghevole, stanno all’interno di un raffinato cofanetto a forma di libro, ideato dall’art designer Letizia Rivetti e prodotto da esperti artigiani italiani per conto di Rinascimento Italian Style Art.

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SCATOLA ECONOMICA

Si può avere lo stesso mazzo, assieme al libretto e al pieghevole con le istruzioni divinatorie, in una scatola più semplice.

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SCHEDA TECNICA

Editore : OM Edizioni e Rinascimento Italian Style Art, Italia, 2021

Curatore : Giordano Berti

Edizione limitata : 900 copie numerate e firmate

Mazzo : 78 carte + 1 di garanzia con numero e firma del curatore

Formato delle carte : 105 × 52 mm

Cofanetto artistico : ideato dall’art designer Letizia Rivetti.

Confezione : “Rinascimento – Italian Style Art”. Produzione artigianale. A forma di libro. Interno in velluto.

Libretto esplicativo : a cura di Giordano Berti. 60 pagine a colori; copertina semirigida; formato 85×125 mm.

Pieghevole : a cura di Giulia Orsini. 8 ante con significati divinatori delle 78 carte dei Tarocchi marsigliesi e metodi di lettura; formato 80×125 mm.

Lingue disponibili: Italiano e Inglese.