Un mazzo rivoluzionario che, per la sua bellezza formale e per i suoi contenuti, lascerà un segno indelebile nella storia dei Tarocchi e nella cultura esoterica.
I 22 Arcani descrivono un Sentiero della Metamorfosi femminile, vale a dire un insieme di tappe che riportano alla Matrice cosmica (la “Porta della Femmina misteriosa”, citando il Tao-te-Ching), dalla quale nasce ogni realtà, maschile e femminile, terrena e ultraterrena… opposizioni necessarie all’evoluzione dell’universo, che devono trovare l’equilibrio armonico dentro ogni essere.


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IL PROGETTO
Il Tarocco PanSophia Mundi è nato dall’idea di Giordano Berti di dare vita a un’opera interamente dedicata al cosiddetto “Femminino Sacro“.
Il progetto e la creazione dell’Opera si deve agli studiosi e magisti Selene Ballerini e Roberto Negrini, esponenti di punta dell’Akkademia PanSophica Alpha Draconis e della Filiazione italica dell’Ordo Templi Orientis. A Negrini si deve anche la realizzazione in computer graphic dei 22 Arcani.
I 22 Arcani, splendidi e in qualche caso conturbanti, proseguono e approfondiscono la filosofia thelemica fissata nel Book of Thoth Tarot di Aleister Crowley.

Contenuto
Il PanSophia Mundi Tarot è un’Opera intrisa di magia Horus-Maatiana; è un concerto di simboli ispirati dalla Sapienza Matristica; è un Sentiero della Metamorfosi del Femminile; è un inno alla rinascita del culto arcaico delle Grandi Dee Madri.
La Chiave femminile che regge l’Opera va vista in senso pansophico, vale a dire come “una Sapienza totalizzante del Mondo” che accoglie tutte le realtà e mette in armonia fra loro tutti gli opposti.
Va inoltre sottolineato che i 22 Arcani sono rinominati con titoli in lingua latina riferiti alla tradizione alchimistica. Infatti, “L’Alchimia Sacra della Dea” è il sottotitolo di quest’Opera.
Capire i riferimenti ai Tarocchi tradizionali è facilissimo, grazie al numero che sta alla base di ogni figura. Per esempio, l’Arcano 0, il Folle, è qui chiamato CHAOS; l’Arcano I, il Magus nella definizione crowleyana, è qui chiamato MAGIAE. e così via.

Ciascun Arcano ha tre livelli di lettura:
(1) in primo piano e sullo sfondo emergono gli scenari e i personaggi, espressi quasi sempre in chiave femminile;
(2) nell’Ampolla sono inserite figure alchemiche classiche capaci di esprimere il significato ermetico di ogni Arcano;
(3) in basso, a sinistra del numero dell’Arcano, si trova la lettera ebraica associata a quello stesso Arcano secondo la tradizione della Golden Dawn rinnovata da Aleister Crowley;
(4) in basso a destra compare il Segno zodiacale o il Pianeta corrispondente a quell’Arcano, oppure il simbolo di uno dei quattro elementi (acqua, fuoco, terra aria).

Il retro mostra l’immagine della Monade Hieroglyphica (Anversa, 1564) di John Dee, elaborata in computer graphic da Roberto Negrini.
In sintesi, il Tarocco PanSophia Mundi propone un percorso evolutivo basato sulla tradizione alchimistica intesa sia al femminile, sia al maschile.
Ogni Arcano rappresenta non una tappa, ma un suggerimento a percepire un Archetipo radicale, liberandosi al contempo da ogni tipo di sovrastruttura per affrontare con libertà e consapevolezza il Gioco della Vita in tutti i suoi aspetti: l’amore, la sessualità, l’identità sessuale, l’emotività, il potere personale, la volontà, le paure, la spiritualità, e così via.
Utilizzando il Tarocco PanSophia Mundi nelle forme appropriate descritte dagli Autori potrà emergere quella Forza interiore che consente di auto-esplorarsi alla ricerca dell’Illuminazione, di modificare “magicamente” la propria esistenza e di fronteggiare con coraggio e determinazione anche gli ostacoli più duri.
Il Manuale
Un opuscolo di 54 pagine (disponibile in italiano e in inglese) descrive in modo sintetico il simbolismo e le molteplici utilizzazioni del Tarocco PanSophia Mundi.


La Formula pendolare degli Arcani, scoperta da Selene Ballerini e Roberto Negrini, apre la porta ad interpretazioni simboliche degli Arcani assolutamente nuove.
E’ come avere in mano una lampada a più braccia, dove le coppie di Luci arcane fanno chiarezza su diversi aspetti della vita interiore.

L’uso mantico del Tarocco PanSophia Mundi segue l’approccio sapienziale. Perciò, dopo la descrizione dettagliata dei 22 Arcani e dei loro molteplici significati, sono spiegate le regole per divinare con queste carte. Gli autori propongono tre metodi innovativi molto interessanti che daranno soddisfazione sia ai novizi, sia agli esperti.

Il mazzo è disponibile in due versioni: DELUXE (grande formato, 666 copie numerate) e ART BOX (formato standard, 999 copie firmate).
VERSIONE DELUXE : ACQUISTALA SUBITO

Cofanetto in due parti, mm 125 x 195, altezza 40 mm
22 carte in cartoncino pesante, mm 82 x 153
Certificato di Garanzia
Sacchetto in raso dorato
Manuale con descrizione e istruzioni, 54 pagine (in ita. e ing.)
Stele dell’Ovum Draconis : dimensioni cm 74 x 125
Cartolina dell’antico Collegium Pansophicum: dimensioni cm 10 x 15

Stele dell’Ovum Draconis (a destra)
VERSIONE ART BOX : ACQUISTALA SUBITO

Astuccio in due parti, mm 95 x 130, altezza 22 mm
22 carte in cartoncino pesante, mm 65 x 125
Certificato di Garanzia
Manuale con descrizione e istruzioni, 54 pagine (in ita. e ing.)
Stele dell’Ovum Draconis : dimensioni cm 74×125


significa
“SAPIENZA DI OGNI COSA”
“La Sapienza fu creata prima d’ogni cosa, e l’intelligenza che comprende c’è da sempre. (…) La Sapienza fa crescere i suoi figli e ha cura di quanti la cercano.”
(Siracide 1,4 e 4,11)
“La Sapienza tende alla felicità, a questa conduce, verso questa apre la via. La Sapienza mostra quali siano i veri mali e quali siano i mali apparenti. La Sapienza libera gli animi (…) e fa conoscere la natura dell’universo e la propria.”
(Seneca, Lettere a Lucilio 90)
“Ti insegnerò che cos’è la Sapienza: riconosci di sapere quel che sai e di non sapere quello che non sai. Questa è la Sapienza.”
(Confucio, Dialoghi)
“Somma cosa è l’ignoranza del sapiente, mentre è insana la sapienza dell’ignorante.”
(Lao Tzu, Tao-te-Ching LXXI)
“La Sapienza divina ha tre dimore: la prima è inedificata, eterna, perché è essa stessa la sede dell’Eternità; la seconda, sua primogenita, è questo mondo visibile; la terza, sua secondogenita, è l’anima dell’uomo.”
(Giordano Bruno, Oratio valedictoria, 1588)
